Villa Inferno 2014 // ZEN CIRCUS + FASK

“Nati Contro la Natura per Andare tutti a l’Inferno” – 4° Raduno Zen a Villa Inferno

IMG_20140925_101750È il primo pomeriggio di un venerdì di fine estate, quando il silenzio di un paesino immerso nel nulla della campagna cervese viene bruscamente interrotto dall’arrivo di un furgone carico di gente strana. Siamo a Villa Inferno, frazione di Cervia che una volta ogni due anni ospita il raduno degli Zen Circus. Un evento commemorativo che celebra lo spirito della band a suon di musica, miniciccioli e gran risate. Sì, perché una delle regole di questa giornata è petardi a go-go!

IMG_20140919_160915È la prima volta che partecipo a questo evento e il mio compito è quello di raccontarlo attraverso le foto. Mi lascio guidare dal navigatore, e dopo tre ore di viaggio finalmente mi imbatto nel cartello che indica l’inizio di quella frazione dal nome improbabile. Quando arrivo nel piazzale dell’Osteria La Paia trovo i ragazzi già all’opera. Il furgone è parcheggiato in fondo, il portellone posteriore è aperto e pronto per ospitare la batteria di Karim. Qualche pedana fa da estensione al “palco” e due ombrelloni vengono montati su di esse. A vederlo così non promette molto bene, ma Appino mi dice che diventerà una figata.

A lavoro ultimato il palco è irriconoscibile: una strumentazione con i controcazzi (alla faccia dell’acustico!), luci colorate, lucine natalizie e la scritta “Andate tutti a l’Inferno” a dominare sulle nostre teste.

IMG_20140921_102826Arrivano anche i Fast Animals and Slow Kids, e l’atmosfera che si respira è quella di un ritrovo tra amici. Durante il soundcheck già iniziano ad arrivare i primi fan, e tra una birra e due risate l’aria inizia a scaldarsi. Alle 20 ci trasferiamo tutti nel vicino Bar Lucy per la cena “sociale”, poi tutti di nuovo nel piazzale che iniziano a suonare i FASK. Nel frattempo centinaia di anime si sono radunate davanti al palco.

Tra scoppi continui di petardi, lanci di coriandoli e pezzi acustici cantati in coro dal pubblico, i FASK riescono ad arrivare vivi alla fine del mini live.

IMG_20140921_101421È poi la volta degli Zen Circus, che tra pezzi vecchi e nuovi emozionano il pubblico ormai indomabile. L’aria è impestata dall’odore di zolfo dei petardi e il fumo crea un’atmosfera quasi mistica. Verso la fine del concerto il Circo Zen tira fuori delle bottiglie di spumante e inizia a riempire i bicchieri delle prime file per un brindisi collettivo. L’ultima parte del concerto me la sono fatta sul tetto del furgone, proprio sopra le loro teste. Un punto di vista fantastico che ha reso il tutto ancora più intenso.

La scaletta doveva finire con Viva, ma il pubblico è ancora carico, e anche gli Zen, che decidono di continuare con Aprirò un bar. Quando tutto sembra finito, ecco che regalano un ultimo, meraviglioso pezzo: Fino a spaccarti due o tre denti, la mia canzone Zen preferita. Da brividi.

IMG_20140919_203632Dopo il live i sopravvissuti si sono spostati nel vicino Bar Lucy dove è iniziato un fantastico dj set di Ufo che ci ha fatto ballare fino a notte fonda.

È stata un’esperienza bellissima e densa di emozioni e devo ringraziare gli Zen per avermi dato questa opportunità. Il resto del racconto lo lascio alle mie foto (preparatevi perché sono tante!).

Setlist:
Vent’anni – Atto secondo – Gente di merda – We just wanna live – Andate tutti affanculo – L’amorale – Vai vai vai – Vecchi senza esperienza – Ragazza eroina – Figlio di puttana – Ragazzo eroe – Mexican requiem – Via Postumia – Canzone di Natale – L’egoista – I bambini sono pazzi – Viva – Aprirò un bar – Fino a spaccarti due o tre denti

Valentina Cipriani

2 comments

  1. zillyfree · settembre 25, 2014

    Grandee!! io li ho visti domenica scorsa al carroponte MIlano, Karim era sotto cortisone per un male ad un braccio, ma sempre grandi!

    • valelyn · settembre 25, 2014

      Grazie!!! Eh sì, gli Zen dal vivo non deludono mai 🙂

Lascia un commento